Il paziente che possa dimostrare di aver subito danni patrimoniali (sia in termini di diminuzione del patrimonio che in termini di mancato guadagno) e non patrimoniali (connessi cioè alla lesione di un diritto della persona costituzionalmente garantito, quale il diritto alla salute) a causa di un errore diagnostico, potrà rivolgersi al proprio legale di fiducia esperto in responsabilità medica al fine di ottenere il giusto risarcimento dal medico e/o dalla struttura sanitaria di appartenenza.

A molti sarà capitato di sottoscrivere un modulo di rilascio del consenso informato in vista dell’esecuzione di un accertamento medico, di un trattamento sanitario, o di un intervento chirurgico.

Il consenso informato – è bene chiarirlo da subito – non è una semplice formalità, ma l’espressione del diritto fondamentale di ogni persona ad essere informata in modo chiaro, completo e comprensibile sulle proprie condizioni di salute, sulle modalità di esecuzione, sui benefici e sui rischi connessi agli accertamenti ed ai trattamenti sanitari indicati dal personale medico.